Un film da vedere

Trovo molto utile il servizio Raiplay: non soltanto offre on demand la ripetizione di programmi da poco trasmessi, ma sta poco a poco ospitando tutto l’archivio che prima era contenuto nelle Teche Rai. Ieri, come mio solito nel tardo pomeriggio, mi sono dedicata ai programmi visivi e curiosando nel reparto dei film vintage, ho trovato un film, “Moglieamante”, per la regia di Marco Vicario, con Marcello Mastroianni e Laura Antonelli. Non è la solita commediola pruriginosa anni Settanta, è un film strutturato, dai toni D’Annunziani, che avrebbe potuto, forse con maggior successo di critica, essere diretta da Luchino Visconti. Ecco la trama: Agli inizi del Novecento Luigi (Mastroianni), ricco commerciante di vini della provincia veneta, conduce uno stanco ménage coniugale con la moglie Antonia (Laura Antonelli), afflitta da disturbi isterici e costretta a letto da calmanti e sonniferi. In un periodo di accese dispute politiche, nessuno sospetta in lui un anarchico e un autore (con lo pseudonimo di Ulisse) di opuscoli clandestini che incitano alla rivolta. Assistendo involontariamente a un omicidio, Luigi crede di essere ricercato ed è costretto a nascondersi nel granaio della casa di suo cugino Vincenzo (Gastone Moschin). La sparizione del marito costringe Antonia a vincere la sua malattia immaginaria e ad occuparsi degli affari di famiglia: con il calesse comincia ad andare in giro dai clienti e, nel corso di queste visite, non solo viene a sapere delle simpatie anarco-libertarie di Luigi, ma anche delle sue molte relazioni extraconiugali. Credendo Luigi ormai morto, Antonia comincia ad assaporare il piacere di una ritrovata libertà e a sperimentare una vita intima che il marito, donnaiolo fuori casa, ma frigido con la moglie, le aveva sempre negato, nella ipocrita convinzione di poter vivere una doppia esistenza. Dal granaio di Vincenzo, che si trova proprio di fronte a casa sua, Luigi può spiare la donna e, sempre più stupito dalle capacità manageriali della moglie, avvinto dal fascino che le esperienze amorose le conferiscono e in definitiva roso dalla gelosia, prende atto della incredibile metamorfosi di Antonia, che si completa quando lei scopre che il marito è vivo: ora Antonia, sapendo che lui la osserva, si spinge ancor più nella provocazione e l’effetto sarà quello di far uscire dal nascondiglio Luigi, ferito nell’onore, e di farlo tornare a casa.
Da vedere: anche se in alcune scene è un pò osé, tutto è espresso con grande delicatezza, niente a che vedere con analoghe scene nel cinema contemporaneo.

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